Georg Groddeck , medico e psicanalista tedesco (1866-1934) è considerato dalla comunità scientifica il padre della Medicina Psicosomatica.

SOMATIZZAZIONE
Nella “malattia psicosomatica” rientrano le patologie con manifestazione di una sintomatologia organica di natura funzionale ,ossia con eziologia psicologica di natura emotiva.
Da sempre, il disturbo psicosomatico, riveste un ruolo importante tra le malattie psichiche, poiché evidenzia come il corpo sia un perfetto strumento di comunicazione di uno stato di sofferenza mentale o di disagio psichico.
La malattia psicosomatica risale ai tempi di Georg Groddeck, considerato il fondatore della Medicina psicosomatica, anche Freud se ne occupò attraverso una serie di studi realizzati in questo ambito (Freud riconobbe di aver preso da Groddeck il termine ” Es”).
Le EMOZIONI (non i pensieri) possono essere espresse tramite il corpo?
Sì, certamente!
Vediamo come: la paura fa sudare freddo, la rabbia fa venire i bollori, l’amore fa battere il cuore o tremare le gambe e l’ansia fa rallentare la salivazione o venire le farfalle allo stomaco, la tristezza si traduce in pianto etc….
Chiaramente, si tratta di piccoli esempi che mostrano come il corpo è strettamente connesso alle emozioni.
Ai tempi di Freud questa malattia era definita come “disturbo di conversione” e per riuscire a capire esattamente cosa si verificava in questi pazienti diede vita a una serie di osservazioni che formano i famosissimi studi sull’Isteria, oddi definita “Disturbo neurologico Funzionale” primo tra tutti il celeberrimo caso di Anna O.
Con il termine malattia psicosomatica si indicano tutte quelle forme patologiche con manifestazione di una sintomatologia organica imputabile a un mal funzionamento della psiche.
La “Somatizzazione” è il processo alla base del disturbo psicosomatico. Infatti, con tale termine si intende il meccanismo che permette di trasformare i processi psichici in somatici, coinvolgendo il sistema endocrino ed immunitario (per approfondimenti Pisconeuroimmunoendocrinologia, PNEI).
I disturbi psicosomatici mostrano sintomi fisici che suggeriscono l’esistenza di un Disturbo organico-funzionale , i cui sintomi non derivano da una condizione medica generale , ma solo dalla presenza di un disagio mentale.
Immaginiamo, a esempio, una situazione tipica in cui potrebbe verificarsi un disturbo psicosomatico: un’emozione non espressa, inibita, potrebbe essere gestita canalizzandola, attraverso un meccanismo di somatizzazione sul corpo producendo, in questo modo, un sintomo organico come il mal testa ricorrente.
“Quando non ci sono parole per esprimere il proprio disagio il corpo si fa carico di manifestarlo”.
Attenzione: il processo di somatizzazione è “specifico”, ossia ogni individuo risponde con In base alla “Dimensione d’organo” nella quale è calato, il collegamento da “manifestazione somatica” ed “emozione sottostante” è analogico-simbolico non di causalità.
Si attiva, così, il SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (SNA) che a sua volta risponde con reazioni vegetative che portano alla manifestazione di problemi fisici, le somatizzazioni.
Le manifestazioni organiche non sono prodotte intenzionalmente né tanto meno sono il frutto di simulazione, ma sono disagi reali. Questi sintomi organici possono portare ad un grado di sofferenza molto elevato in diverse aree del proprio funzionamento, come la vita affettiva, sociale, lavorativa e familiare.
Dott.ssa Fulvianna Furini
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