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PSICOPATOLOGIA CLINICA: IL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’

a cura di Dott.ssa Fulvianna FuriniPsicologa Clinica e Psicoterapeuta

Nella clinica, psicopatologia di personalità, il termine borderline è stato usato per descrivere quella “zona di confine” tra la sintomatologia nevrotica (ad esempio, problemi di ansia e depressione) e quella psicotica (allucinazioni, deliri paranoia e dissociazione).

Le persone con disturbo borderline di personalità (DBP) tendono a sperimentare emozioni e stati d’animo estremamente intensi che possono cambiare in modo rapido e improvviso. In questi pazienti sono frequenti scoppi d’ira e comportamenti impulsivi come l’abuso di sostanze, rapporti sessuali a rischio, autolesionismo, shopping compulsivo, binge eating (abbuffate incontrollate) e tentativi di suicidio. Questi comportamenti hanno la funzione di ridurre l’attivazione emotiva nel breve termine, ma possono condurre a gravi conseguenze nel lungo periodo.

Le parole chiave per questo disturbo sono “impulsività e instabilità”.

Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica.

Vi è un alto rischio suicidario, superiore di 50 volte rispetto alla popolazione generale. Per via degli scoppi d’ira, i comportamenti autodistruttivi e i cambiamenti d’umore, i pazienti con disturbo borderline di personalità tendono ad avere relazioni interpersonali disfunzionali, caratterizzate da estreme oscillazioni tra idealizzazione e svalutazione, atteggiamento estremamente bisognoso e rifiuto, aggressività e sottomissione.

La maggior parte dei pazienti si fa del male (60-70%) e spesso abusa di sostanze come forma di “auto-medicamento”, cioè nel tentativo di regolare l’umore disforico e il cronico sentimento di vuoto. Come spesso accade con i disturbi di personalità, il disturbo borderline può essere ego sintonico, ovvero poiché i tratti di personalità problematici si sono stabilizzati precocemente e fanno parte del suo modo abituale di sentire, pensare e relazionarsi, il paziente può far fatica a riconoscere l’origine delle sue difficoltà. Molti cercano aiuto a causa di depressione, disturbi alimentari, dipendenza da sostanze o per i sintomi di disturbo da stress post-traumatico.

Il disturbo borderline si presenta spesso in comorbidità con altri disturbi, tra cui il disturbo bipolare, gravi forme di depressione, disturbi psicotici, abuso di sostanze, bulimia nervosa, anoressia nervosa, binge-eating.

Caratteristiche Psicologiche del DBP

È utile analizzare le caratteristiche psicologiche degli individui con disturbo borderline di personalità in termini di visione di se stessi e degli altri, credenze intermedie e profonde e strategie di coping (affrontamento)

  • Visione di se stessi: si considerano difettati, vulnerabili all’abuso, al tradimento, alla trascuratezza. “Sono cattivo”, “Non so chi sono”, “Sono debole e mi sento sovrastato”, “Non riesco ad aiutarmi”
  • Visione degli altri: sono capaci di vedere gli altri come calorosi e affettuosi ma li considerano comunque inaffidabili perché “sono forti e potrebbero essere di sostegno, ma dopo un po’ cambiare per ferirmi o abbandonarmi”
  • Credenze intermedie e profonde: “devo chiedere quello di cui ho bisogno”, “devo rispondere quando mi sento attaccato”, “lo devo fare perché devo sentirmi meglio”, “se sono solo, non sarò in grado di affrontare la situazione”, “se mi fido di qualcuno, questi prima o poi mi abbandonerà o abuserà e starò male”, “se i miei sentimenti sono ignorati o trascurati, perderò il controllo”,
  • Strategie di coping: sottomettersi, alternare l’inibizione con una protesta drammatica, punire gli altri, espellere la tensione con azioni autolesive.

Come riconoscere la personalità borderline: sintomatologia clinica

Il disturbo di personalità può essere visto come un disturbo di disregolazione. Pertanto, le sue caratteristiche cliniche possono essere raggruppate in 5 aree principali: 

In generale, molti degli specifici sintomi nelle diverse aree sono accumunati da instabilità impulsività.

L’instabilità è evidente nelle relazioni che tendono a essere intense ma brevi e a cessare improvvisamente. La stessa instabilità si ritrova nella propria identità, nella visione di sé, degli ideali, dei piani futuri o dei valori morali. È anche evidente negli affetti, cioè in forte reattività che portano a rapidi cambiamenti e passaggi da un’emozione all’altra.

L’impulsività si riscontra in attività distruttive per sè che, pur essendo gratificanti nel breve termine, sono messe in atto in modo impulsivo e talvolta compulsivo. Queste condotte includono come spendere, abusare di sostanze, mangiare o fare sesso. Sono presenti anche esplosioni di rabbia e difficoltà a tenerla sotto controllo, nonché comportamenti suicidari e autolesionistici.

I soggetti con disturbo borderline di personalità percepiscono spesso un’intensa paura di essere abbandonati e tentano in ogni modo di evitare questo abbandono da parte degli altri, a volte tramite azioni estreme e disperate o comportamenti che appaiono manipolativi.

Questi pazienti possono riferire un certo “distacco” dalla propria esperienza interna e sperimentano cronici sentimenti di vuoto.

In condizioni di forte stress, possono presentare sintomi simili a quelli delle psicosi, ma tendenzialmente temporanee, come paranoia, episodi dissociativi e pseudoalucinazioni (soprattutto “voci” a contenuto critico o denigratorio).

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In sintesi, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), per capire se una persona soffre di disturbo borderline di personalità devono essere riscontrabili almeno 5 dei seguenti aspetti:

  • Comportamento instabile, impulsivo e rischioso, come rapporti sessuali non protetti, gioco d’azzardo o binge eating, esplosioni di rabbia e litigi violenti
  • Immagine di sé e degli altri instabile che oscilla fra i poli idealizzazione e svalutazione (come buono/cattivo; perfetto/falso)
  • Relazioni instabili e intense
  • Marcati cambiamenti dell’umore (per esempio da felicità a tristezza, da rabbia a senso di colpa)
  • Emozioni contrastanti e difficili da gestire
  • Minacce o comportamento suicidario e autolesionistico
  • Intensa paura di essere soli o abbandonati
  • Sentimenti di vuoto e mancanza di scopi
  • Difficoltà a riflettere sui propri stati emotivi, sui vissuti e sulle relazioni in modo coerente e lineare
  • Sintomi dissociativi (per esempio sentirsi distaccati dalle proprie emozioni e dal proprio corpo)

Trattamento del Disturbo Borderline di Personalità

Per molto tempo, il disturbo borderline di personalità è stato ritenuto una condizione incurabile. Tuttavia, numerose ricerche hanno dimostrato che la Psicoterapia per la cura del disturbo borderline di personalità riduce i sintomi e la sofferenza delle persone che presentano tali problematiche. Al momento sono diversi i trattamenti usati per la cura di tale disturbo. Anche Terapia farmacologica per il disturbo borderline può essere utilizzata come supporto alla terapia psicologica. Infatti, i farmici possono intervenire sull’aspetto di vulnerabilità neurobiologica e ormonale e pertanto essere d’aiuto nella gestione dei sintomi. A tale scopo sono impiegati antipsicotici di seconda generazionestabilizzatori dell’umore e antidepressivi. 

Riproduzione vietata – Dott.ssa Fulvianna Furini (Rovigo).

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